Recensione di "Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle" di Stuart Turton
Il libro, uscito nel marzo 2019 è edito da Neri Pozza Editore; la copia che possiedo è in edizione flessibile con 526 pagine al prezzo di 18 euro ma su Amazon la potete trovare scontata al prezzo di 15,30 euro.

Il genere come vi dicevo è quello del Giallo e del Mystery ma con una trama surreale che ora vi racconterò...
Il primo capitolo inizia con un uomo che sta correndo in un bosco alla ricerca di una donna di nome Anna, il fatto è che costui non ricorda nulla, ha solo delle sensazioni che richiamano un legame con essa, sa che deve continuare a correre per salvarla perché appunto sta gridando aiuto e qualcuno la sta inseguendo. La rottambolesca corsa si arresta dal momento in cui Anna si mette ad urlare e subito dopo si avverte un colpo di pistola.
L'uomo si ritrova spaesato e proprio in quel momento che il presunto assassino si dirige da lui per dargli un' indicazione: "est", dandogli un bussola con due iniziali S.B.
Così sempre più confuso si ritrova a percorrere quella direzione fino a quando tra gli alberi vede una enorme villa in mattoni rossi decadente che sembra abbandonata. Decide di bussare per chiedere aiuto, anche se la dimora sembrerebbe abbandonata ma in realtà un maggiordomo dal viso deturpato va ad aprirgli. L'uomo chiede aiuto al servitore, dicendogli se può chiamare la polizia ma il maggiordomo non fa un passo, così decide di entrare nella grande casa, ritrovandosi un salone d'ingresso ben curato nonostante l'aspetto esterno della villa, e pieno di domestici all'opera. Proprio in quel momento entra un signore di bell'aspetto che dice all'uomo di essere un suo amico, infatti lo chiama con il nome che lui aveva dimenticato, Sebastian Bell. Ma Sebastian non ricorda nulla di quel presunto amico e gli racconta ciò che è successo ad Anna. L'uomo che si chiama Daniel ascolta attentamente la storia e gli dice che organizzerà un squadra per la ricerca anche se non conosce questa Anna. Nel frattempo Sebastian scopre che la bussola data dall'assassino è la sua poiché ci sono le sue iniziali, S.B., Sebastian Bell, ma non solo scoprirà di essere un medico e ospite in quella villa chiamata Blackheath.
I proprietari, la famiglia Hardcastle daranno una festa in maschera quella sera stessa. Ma il medico non riesce a capire come sia riuscito a perdere la memoria, viene su richiesta di Daniel visitato da un dottore che gli conferma che l'amnesia è dovuta ad una botta presa in testa, inoltre Sebastian è ferito alle braccia. Successivamente viene mandata un squadra alla ricerca di Anna e Sebastian conosce altri ospiti presenti a Blackheath, tutte persone dell'alta società e di riguardo e uno dei proprietari, Michael Hardcastle. Il ragazzo racconta, al medico privo di ricordi, la storia della sua famiglia e il motivo per cui si trova lì. Gli Hardcastle diciannove anni prima avevano dato una festa esattamente come quella, con gli stessi riguardosi ospiti a cui è ben nota la grande dimora. Ma durante i festeggiamenti il figlio minore della ricca famiglia, non che fratello di Michael, muore tragicamente, affogando nel laghetto presente nei giardini della villa. La tragica scomparsa segna per sempre gli Hardcastle portando alla rovina e all'abbandono Blackheath. Ma il capo famiglia Lord Peter e la moglie Helena decidono di riproporre quella festa mascherata dopo tanti anni ed è questo il motivo per cui sono accorsi così tanti ospiti, attratti dalla bizzarra circostanza.
La trama si complica quando scopriremo che l'invito al ballo è in realtà una trappola e la vittima è proprio Sebastian che in realtà non è un medico e questo non è neanche il suo vero nome, poiché ogni giorno trascorso a Blackheath, l'uomo si risveglierà con un'identità diversa. Perchè questo?
Durante la sera della festa la morte farà di nuovo visita a Balckheath, l'altra figlia degli Hardcastle, Evelyn, morirà anche lei annegando nel laghetto, in seguito ad un colpo di pistola, durante i fuochi d'artificio.
Il nostro protagonista si risveglierà ogni volta nel corpo di un ospite diverso finché non riuscirà a scoprire chi ha ucciso Evelyn, essa morirà infatti ogni sera, poiché ogni giorno si ripete uguale all'altro, solo che il protagonista dovrà personificare un ospite diverso. A tenere i fili del macabro gioco vi è un sinistro personaggio che si aggira per Blackheath vestito da Medico della Peste che appare in alcuni momenti al nostro protagonista ma non solo in tutto questo si annida anche uno spietato lacchè pronto ad ucciderlo. L'unico modo per fuggire dalla funesta dimora e riprendersi la propria identità è riferire al Medico della Peste il nome dell'assassino della giovane Hardcastle.
Come si può dedurre dalla trama, la storia è molto difficile e intricata, molti lettori infatti proprio per la sua complessità non sono riusciti ad andare avanti.
Io l'ho trovato un libro di una originalità pazzesca, sembra infatti di essere in un cluedo, abbiamo una vittima, un investigatore, dei sospettati e anche degli oggetti significativi per la soluzione del rompicapo. Nella prima pagina del libro troviamo l'invito con su scritto gli ospiti invitati alla festa e quindi anche i personaggi che il nostro protagonista ospiterà nel suo corpo. Grazie a questo elenco si può seguire meglio la storia e i suoi sviluppi nonostante la trama a mano a mano sembra quasi da capogiro.
L'ambientazione mi è piaciuta molto, questa villa ottocentesca in mezzo al bosco, appunto chiamata Blackheath (Nera brughiera). Molto fatiscente e con tante stanze che nascondono i suoi segreti, una dimora che fa da sfondo a degli eventi tragici che mi ha ricordato la casa della serie tv di Netflix: Hill House, perché è molto suggestiva, inquietante, l'autore stesso ce la presenta come una creatura vivente.
I personaggi li conosciamo nel momento in cui vengono impersonificati dal protagonista. Infatti l'uomo nel momento in cui è nel corpo di un determinato ospite ne assume anche in parte il carattere, il temperamento, il modo di pensare che si mescola con quello suo di base. Per questo le personalità cambiano di volta in volta e riusciamo a conoscere le caratteristiche di ciascun individuo.
La storia è piena di colpi di scena, non ci può fidare di nessuno e finché non leggiamo l'ultima pagina non sappiamo come il tutto potrebbe concludersi, il finale è sorprendente e imprevedibile.
Nonostante la complessità e l'impossibilità di affezionarsi a nessun personaggio, mi è piaciuto molto, mi ha attirata fino all'ultima pagina, volevo sapere assolutamente come il tutto si risolveva, infatti nulla viene lasciato in sospeso, ogni punto interrogativo ottiene la sua risposta.
Consiglio questa lettura ad un pubblico adulto per via della sua difficoltà, agli amantI del genere Mystery e del Giallo, ma anche del Fantasy, essendo presenti comunque degli elementi soprannaturali. Non lo consiglio invece se cercate un libro più semplice e leggero, questa storia richiede la giusta attenzione sennò farete difficoltà a seguire la trama e non ci capirete veramente niente.
Fatemi sapere se avete letto "Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle" se vi è piaciuto se lo avete trovato troppo complicato, se lo avete abbandonato.
Potete rispondermi nei commenti e se avete altre info da chiedermi vi lascio le mie due mail:
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Un saluto e ci vediamo al prossimo post.
Ciao!!
LE SETTE MORTI DI EVELYN HARDCASTLE DI STUART TURTON
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