Recensione di "In Un Villaggio Inglese" di Shelley Smith.
Ciao a tutti, bentrovati sul "Cottage Dei Racconti". In questo nuovo post vorrei parlarvi di un'altro libro letto questa estate ovvero: "In Un Villaggio Inglese" di Shelley Smith. Si tratta di un giallo dell'edizione "I bassotti" della "Mistery Collector's Editin" pubblicato da "Polillo Editore". Di questa collana avevo letto anche "I Delitti Della Vedova Rossa" di Carter Dickson, troverete la recensione nel blog. Il libro in copertina flessibile presenta 236 pagine al prezzo di 16,90€.
L'autrice si chiama Shelley Smith, pseudonimo di Nancy Hermione Courlander ed è nata nel 1912 in Inghilterra. Trasferitasi in Francia con la famiglia, compie i primi studi a Cannes e Parigi per poi diplomarsi alla Sorbonne. Il suo primo giallo, "Bckground for Murder" è del 1942 e a questo fanno seguito altre quattrodici opere, le prime più vicine al mystery tradizionale, le successive più legate all'aspetto psicologico del criminale. Il titolo originale del libro che andrò a recensire è "The Lord Have Mercy" ed è stato incluso sia nella lista delle 100 migliori crime stories stilata dal Sunday Times sia in quella preparata dal critico inglese Julian Symons. Shelley Smith è morta nel Sussex a 87 anni.
Il "giallo" è ambientato in un tipico paesino inglese degli anni cinquanta. In questo villaggio dove tutti si conoscono arriva un nuovo medico, il dottor Robert Mansbridge che all'inizio fa fatica ad essere accettato dai popolani ma grazie al suo carattere docile e disponibile viene poi accolto come uno di loro. Sua moglie Editha invece è molto bella quanto antipatica. La donna ha un atteggiamento scostante e altezzoso anche nei confronti del marito. Detesta stare in quel villaggio, non sopporta la maggior parte delle persone che lo abitano e che si vede costretta a frequentare. Editha è altrettanto odiata da molti paesani tranne uno di loro che invece ne è profondamente attratto. La svolta nel paese avviene quando una persona viene trovata morta nel suo letto. Suicidio o omicidio? Tutti gli abitanti sembrano coinvolti. Tra di loro può nascondersi il colpevole?
In questo libro l'autrice ci presenta una serie di personaggi: gli abitanti del villaggio. In questo caso viene messa al centro la loro psicologia e le loro storie vanno tutte ad intrecciarsi e legarsi con il mistero da risolvere. Mi è piaciuto il fatto che ci siano rapporti passionali anche tra persone dello stesso sesso, un argomento davvero innovativo per essere un libro scritto negli anni cinquanta. Smith vuole far conoscere ogni aspetto dei suoi personaggi al lettore, i loro sentimenti, le loro storie, il loro stato sociale, per poi concentrarsi sul delitto verso metà della storia. Questa è una cosa che ho apprezzato perche ci fa avvicinare maggiormente agli abitanti del villaggio, ero curiosa anche di conoscere le loro storie oltre a seguire la parte mystery che ho trovato comunque molto coinvolgente. Questo libro mi è piaciuto di più dell'altro: "I Delitti Della Vedova Rossa" che non mi aveva entusiasmato nonostante avesse una trama davvero originale. Consiglio quindi "In Un Villaggio Inglese", un buon mystery che si va a soffermare anche su aspetti più psicologici.
Potete trovare il giallo nell'edizione di Polillo Editore in libreria, vi metto anche il link per acquistarlo su Amazon.
Spero che la mia recensione vi sia piaciuta e ci vediamo alla prossima. Sicuramente porterò qualche contenuto per Halloween che si sta avvicinando.
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