Recensione di "La Ragazza Della Neve" di Pam Jenoff.
Ciao a tutti lettori e benvenuti sul "Cottage Dei Racconti", oggi parleremo del libro "La Ragazza Della Neve" di Pam Jenoff, una lettura che ho scelto per la Giornata Della Memoria. Questo romanzo è stato pubblicato dalla Newton Compton Editori nell'Aprile 2019 e ha 352 pagine. Io l'ho acquistato in e- book a 1,99 euro ma lo potete trovare in cartaceo sui 5 euro circa.
L'autrice Pam Jenoff è nata nel Maryland. Ha conseguito il master di storia a Cambridge e in seguito a accettato la nomina ad assistente speciale del Segretario dell'Esercito. Dopo un'esperienza al Pentagono è stata trasferita al Dipartimento di Stato e poi assegnata al consolato degli Stati Uniti a Cracovia, in Polonia. E' in questo periodo che Pam ha approfondito le conoscenze sulle relazioni polacco-ebraiche e sull'Olocausto. Lavorando su questioni come la conservazione di Auschwitz e la restituzione delle proprietà ebraiche in Polonia, stringendo rapporti con la comunità ebraica sopravvissuta.
Veniamo alla trama...
La storia è ambientata durante il regime nazista, Noa è una ragazza olandese di sedici anni che viene cacciata di casa dal padre per essere rimasta incinta di un soldato nazista. Noa si rifugia quindi in un istituto per ragazze madri e partorisce il bimbo che è costretta a dare via per essere consegnato ad una famiglia ariana. Rimasta sola la ragazza inizia a lavorare in una piccola stazione ferroviaria come inserviente per guadagnarsi da vivere. Un giorno un treno merci passa di lì e Noa scopre al suo interno un vagone carico di neonati ebrei destinati ai campi di concentramento. Un'impulso improvviso, dovuto al fatto che quei bambini le ricordano il figlio al quale è stata costretta a rinunciare, la spinge a prenderne uno e a fuggire dalla stazione. La ragazza si ritrova a scappare in un bosco nella gelida notte sotto una tormenta di neve. La sua vita e quella del piccolo sono in pericolo, la donna è stremata e il neonato non può riuscire a sopravvivere con tutto quel freddo. Per fortuna i due vengono ospitati da un circo tedesco, il proprietario le dice che può rimanere ma dovrà lavorare, le chiederà di imparare a volteggiare sul trapezio. Noa non ha mai fatto nulla del genere e ha molta paura ma non ha scelta anche per il bene del bambino. Così farà la conoscenza di un'acrobata aerea che le insegnerà l'arte circense del trapezio, infatti Noa dovrà esibirsi proprio con questa donna. Lei si chiama Astrid ed è ebrea, la sua famiglia fa parte di una lunga dinastia circense ma purtroppo con le leggi razziali il circo di famiglia è costretto a chiudere. Per fortuna lo stesso proprietario che ha accolto Noa decide di aiutarla inserendola nei suoi spettacoli con un'altra identità e proteggendola grazie a dei documenti falsi. Le due quindi dovranno allenarsi insieme per poter eseguire le complicate acrobazie aeree ma Astrid comprende che Noa non è in grado di imparare il numero essendo troppo inesperta. Da prima tra Astrid e Noa si crea un rapporto conflittuale ma poi impareranno a fidarsi l'una dell'altra diventando amiche.
In questo libro le due donne protagoniste sono davvero molti forti ognuna a suo modo. Noa è molto giovane ha solo sedici anni ma si prende questa grande responsabilità di salvare questo bimbo ebreo mettendo a repentaglio la sua stessa vita. Con il piccolo si andrà a creare un legame sempre più forte, la ragazza è disposta a tutto per proteggerlo. Astrid è già un donna matura ma che ha sofferto molto, nonostante tutto però le rimane il circo e soprattutto il trapezio ma non è facile per lei vivere con la paura di essere prima o poi scoperta ed arrestata. Mi è piaciuto molto il rapporto che si va a creare tra le due, una volta svelati i loro segreti dovranno imparare a fidarsi l'una dell'altra. Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole, nei capitoli si alternano i punti di vista di Noa e Astrid che ci fanno comprendere al meglio le loro emozioni. Ci sono anche molti altri personaggi secondari interessanti e il finale è molto toccante. L'ambientazione del circo che fa da sfondo al romanzo vuole far capire come si cercava di dare una parvenza di normalità nonostante il complicato periodo storico che si stava attraversando. Ma soprattutto la cosa che mi ha colpito di più è il fatto che questo libro voglia mettere in risalto tutte le persone che hanno aiutato gli ebrei a salvarsi dai campi di sterminio, in mezzo all'odio e alla disperazione emergono queste storie di coraggio, speranza, amicizia e amore verso il prossimo.
Mi sento di consigliarvi vivamente questa lettura, i temi sono molto importanti e ci regalano molti insegnamenti.
Spero che la mia recensione sia stata di vostro gradimento, vi lascio il link se volete andare ad acquistare il libro su Amazon.
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Silvestri Martina, Il Cottage Dei Racconti
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