Recensione di "Rebel. Il Deserto In Fiamme" di Alwyn Hamilton





Ciao a tutti lettori e benvenuti sul Cottage dei Racconti. Oggi parlerò del primo libro della trilogia fantasy "Rebel" di Alwyn Hamilton. Questa serie è formata da: "Rebel, Il Deserto in Fiamme", "Rebel, Il Tradimento", "Rebel, La Nuova Alba". Al momento il terzo libro della saga è in lettura, vi parlerò ovviamente solo del "Il Deserto in Fiamme" per non fare spoiler.
Il primo volume è uscito nel 2016 ma la Giunti, che lo ha portato in Italia, lo ha presentato nelle librerie in anteprima nel 2015. Il secondo è arrivato l'anno dopo, nel 2016 e l'ultimo nel 2017. "Rebel, Il Deserto In Fiamme" presenta 270 pagine e il primo volume lo potete trovare sia in copertina flessibile, al costo di 6,90, che in rigida, a 16,90 su Amazon. 






Alwyn Hamilton è nata in Canada ma ha vissuto in Italia e in Francia. Laureata in storia dell'arte ora vive a Londra. La trilogia, di cui stiamo parlando, è la sua prima opera e ha già ottenuto pareri positivi dalla critica e dai lettori di tutto il mondo.








 
Si tratta di un fantasy contemporaneo dall'atmosfera arabica. Il mondo in cui è ambientata la storia è immaginario e costituito da varie nazioni. Ci troviamo in una di esse, il Miraji, un luogo costituito da deserto e montagne, costellato da varie città e una grande capitale, Izman, dove vive il Sultano, governatore dell'intera nazione.
Amani, vive nella città più remota del deserto, Dustwalk. Lei è una ragazza adolescente che abita con la zia e le numerose cugine. Dobbiamo precisare che nel luogo in cui ci troviamo c'è la poliginia, quindi gli uomini possono avere più di una moglie, come nel caso della famiglia di Amani. La zia infatti è una delle varie consorti del capofamiglia, perciò la ragazza vive con vari parenti acquisiti. Amani si trova dalla sorella della madre dopo che quest'ultima è venuta a mancare ma il rapporto con la sua famiglia è molto difficile e pieno di contrasti, sia con le cugine che con la zia che la tratta molto male, perciò il desiderio della ragazza è quello di fuggire da Dustwalk per raggiungere la capitale del Miraji. La madre le parlava spesso di Izman e di un'altra sorella che vive lì. Amani cerca in tutti modi di procurarsi i soldi necessari per prendere un treno che la porti via dalla città in cui è cresciuta, nonostante Tamid, l'unico amico della protagonista, cerca di persuaderla. La ragazza è molto brava ad utilizzare la pistola, ha imparato da sola, fino a diventare un esperta tiratrice e per questo che una notte, di nascosto, raggiunge un luogo in cui si sta svolgendo una gara di tiro per poter vincere e avere in premio i soldi necessari per andarsene. Lei non può partecipare perché è una donna, perciò si traveste da ragazzo ma non può nascondere i suoi penetranti occhi blu. Averli significa che la madre ha avuto una relazione con un uomo straniero. Il Miraji a causa delle alleanze del Sultano è piena di stranieri, in particolare i gallan, un popolo che reca un serie di soprusi alla popolazione mirajin, acquisendo ormai un certo potere nel deserto. I gallan hanno carnagioni e occhi chiari, a differenza della popolazione del Miraji che li ha scuri. Gli occhi per Amani saranno fondamentali per come poi sarà conosciuta per tutto il deserto. Infatti nel corso della gara di tiro, l'organizzatore la soprannominerà "Il bandito dagli occhi blu" e sarà qui che Amani conoscerà Jin, il personaggio maschile della storia. Lui è uno straniero, non è del Miraji e i due si ritrovano ad essere in qualche modo alleati e costretti, per una serie di eventi, che da quel momento in poi li coinvolgeranno, a fuggire insieme nel deserto. Luogo tra l'altro popolato da creature leggendarie. I Dijinni, esseri immortali che creano illusioni, i Buraqi, cavalli fatti di vento e sabbia e altre creature pericolose come i Skinwalker, che divorano gli umani per assumerne le sembianze. Fa da sfondo a tutto questo un lotta interna. Ci sono persone che vanno contro il sovrano del Miraji perché lo ritengono pericoloso e spietato, inadatto a governare la nazione. Il Sultano a palazzo possiede un harem in cui vivono le sue mogli e i suoi figli: principi e principesse. I maschi più grandi devono affrontare delle gare per diventare Sultim, ovvero erede al  trono. Ahmed, uno dei figli del sovrano, si ribella al governo del padre tiranno e organizza una squadra di ribelli, che in giro per il deserto sta cercando di trovare il modo per rovesciare il Sultano dal suo trono e metterci proprio Ahmed. Il principe ribelle vuole costruire un deserto migliore e fare il bene dei suoi abitanti.  Raccoglie i consensi della gran parte della popolazione, che non apprezza la decisione del sovrano di collaborare con gli stranieri e fare in modo che occupino il deserto. Jin in qualche modo è un personaggio chiave nella lotta tra il Sultano e il figlio in esilio. Anche Amani da semplice ragazza del deserto si ritroverà coinvolta nel destino dell'intera nazione. 







L'ambientazione come vi dicevo ricorda i paesi arabici, ci sono vari riferimenti a questa cultura, se pensiamo anche ai vestiti, alle descrizioni delle varie città, gli edifici. Anche le leggende che ci vengono narrate, in questo mondo, mi hanno fatto pensare alle "Le Mille e una Notte". In tutto questo c'è però da specificare che il tempo della storie è contemporaneo, c'è una certa dose di tecnologia che viene mischiata con la magia. Diciamo che è un fantasy che confluisce il sistema magico creato, alla mitologia ma anche all'azione. Alcune scene mi hanno fatto pensare al western, se pensiamo a questi scontri con le pistole, ma anche i paesaggi. Infatti a parte la capitale Izman, che verrà approfondita nel secondo e nel terzo libro, che effettivamente mi ricordava una sorte di Agrabah, anche per la presenza del grande palazzo del Sultano, le città più piccole, come ad esempio la stessa Dustwalk, mi facevano tornare alla mente il paesaggio western. Dustwalk è una città in cui vengono usate molto le armi, essendoci proprio un fabbrica che le crea nelle vicinanze. I conti vengono regolati con violenza, ci si fa giustizia da soli, a differenza della capitale o delle città più grandi, in cui c'è maggiore presenza di soldati. Il Miraji infatti, è molto cruento, perché è stato continuamente in guerra con gli stranieri e inoltre c'è questa lotta interna tra ribelli e Sultano. Ma sopratutto è un posto molto pericoloso per le donne che non sono viste allo stesso modo degli uomini. C'è ad esempio tra i ribelli, la generalessa del principe Ahmed, colei che lo consiglia, che è molto abile in battaglia, Shazad, che tra l'altro mi ricordava per come veniva descritta, in particolare nell'aspetto fisico, Jasmine, che è un personaggio fortissimo, lei è uno dei miei preferiti, e spesso veniva sottovalutata dai nemici nelle battaglie. Anche Amani si va a scontrare con la mentalità del suo mondo ma anche lei è indomabile, non si fa mettere i piedi in testa a nessuno e acquisisce forza a mano a mano che la seguiamo nel suo percorso. Il rapporto con Jin si evolverà ed è gestito molto bene dall'autrice. Anche questo protagonista maschile è molto interessante, andiamo a scoprire la sua storia gradualmente e mi è piaciuto. Anzi devo dire che i personaggi principali li ho apprezzati tutti, come sono stati strutturati, le loro caratteristiche, il fatto di essere davvero forti e coraggiosi per poter essere mossi nel mondo in cui ci troviamo, che come dicevo è pieno di pericoli, sia per le creature leggendarie e mostruose presenti, sia per le battaglie a cui bisogna sopravvivere. Per questo che troviamo una carrellata di figure molto interessanti, che vanno dal principe Ahmed e i suoi ribelli, a Jin e Amani, ai personaggi dell'harem, fino al cattivo della situazione, il Sultano. Quest'ultimo lo conosceremo nel secondo volume e dà ancor più movimento alla trama. Scordatevi il paffuto Sultano del cartone di Aladdin, questo è decisamente cattivello, però ben costruito. Un tiranno che fa delle cose terribili ma rimanendo pacato, non si scompone, è uno stratega convinto delle sue idee e quindi molto difficile da battere. 







Per concludere la scrittura è in prima persona, guardiamo tutto dal punto vista di Amani e scopriamo il deserto insieme a lei, perché la protagonista non è mai uscita da Dustwalk, quindi ha una visione tutta nuova. Il ritmo narrativo è incalzante, pieno di azione, non troppo descrittivo nonostante ci troviamo in un mondo "secondario", lo è nella maniera giusta. Un libro ricco di battaglie, avventure e colpi di scena, ce ne sono alcuni che mi hanno lasciato a bocca aperta. Il secondo volume è per adesso il migliore, perché rispetto al primo, che è sicuramente perfetto come capitolo iniziale della saga, è ancor più movimentato, si entra nel vivo della storia e ci si comincia ad affezionare ai personaggi. In questo momento sono a metà del terzo, non vedo l'ora di arrivare al finale per sapere come si conclude il tutto. Io comunque ve la consiglio, perché è una saga sicuramente diversa dai soliti fantasy, grazie anche a questo mix di generi. Sono libri adatti per adulti e giovani adulti, non si tratta di una trama particolarmente complicata da seguire, però ci sono elementi cruenti, varie morti, insomma poi dipende dalla sensibilità di ognuno. Consigliato soprattutto a chi ama la cultura araba o comunque per gli appassionati di western o di fantasy in generale, perché di magia ce ne è molta.
Vi lascio sotto il link per acquistare i libri su Amazon.








Bene questo post si conclude, spero che la mia recensione vi sia piaciuta, fatemi sapere se vi ha invogliato a leggere la saga o comunque se vi ha tenuto compagnia durante questi giorni in cui siamo un pò tutti a casa. Proprio per questo vi auguro di passare il tempo leggendo tanti bei libri. 
Se volete altre informazioni o per qualsiasi richiesta, potete scrivere nei commenti o contattarmi tramite mail:
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Vi ricordo anche i miei social:  La pagina Facebook dedicata al blog "Il Cottage dei Racconti", al quale potrete accedere anche tramite la "home" nel blog e il mio profilo Istagram martina.silvestri.90, in cui troverete le foto dedicate alle mie letture.
Io vi saluto e ci vediamo alla prossima.
Ciao

Trilogia di Rebel di Alwyn Hamilton
   

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